Eccoci pronti per approfondire la conoscenza dei nostri soci, dai loro racconti e le loro esperienze, oltre che una piacevole lettura, traiamo la motivazione in questa stagione autunnale, per continuare la nostra preparazione, con lo stesso entusiasmo e passione di sempre!
E così la rubrica delle interviste riprende con due protagonisti della stagione estiva, già nominati e seguiti nei nostri articoli, entrambi accomunati da una grande passione, mantenuta viva ad un’età che, per entrambi, ha superato di poco i 60…..non poca cosa …….
Ci tengo a dirlo e lo ribadisco spesso….continuare a vivere il trail quando si è un pò in là con gli anni è veramente grande, grande cosa…..
Bisogna rimanere molto giovani nell’animo, e colorare ogni allenamento e ogni trail con i colori del divertimento, della passione e della inesauribile voglia di non rinunciare, ma di scegliere di continuare ad andare!
I nostri due protagonisti, Davide Zennaro e Mario Lupano, hanno anche un’altra cosa in comune, non vivono in Valle d’Aosta tutto l’anno e quindi ancora di più direi che si sono scelti una passione che non è proprio di casa nelle loro città di residenza.
Davide tra l’altro ha iniziato da pochi anni, portando a termine le gare di media distanza con buoni risultati, come nella GTC 55 km e l’Oasi Zegna di 57 km, cercando ora di allungare i km di gara, non è un caso che questa estate abbiamo tifato per lui al Tor….
Mario invece ha iniziato nel 2005 e ha chiuso bei nomi di gare, come la CCC, la TDS, la LUT lunga, la GTC 100 e l’Ultra trail Via degli Dei….anche per Mario abbiamo fatto il tifo al Tor 2022…
….insomma a questo punto ci prepariamo a leggere che cosa ci raccontano i nostri super soci…..oltre le parole , oltre il gesto, sempre a carpire il sogno e la passione…
Cosa ti ha spinto verso le corse in montagna e da quanto tempo corri?
Davide : Un amico mi ha proposto di correre un trail che si svolge nella conca di Oropa e che si ispira allo spirito goliardico dell’Arrancabirra. E’ iniziato tutto da lì nel 2017.
Mario : Sono 61 anni che passo tre mesi all’anno a Courmayeur e penso di aver vissuto le montagne in tutti i modi : Sci, Alpinismo, Torrentismo, bici, Kayak e ….. sentieri. Quando andare per sentieri è diventato uno sport non potevo non provarci. In fondo per me era solo fare gite più lunghe e più veloci ed invece di sfidare parenti vari mi confrontavo con sconosciuti. Ho iniziato nel 2005 con una gara in provincia di Omegna poco più di una tapasciata ma da allora non ho più smesso.
Come hai conosciuto i Courmayeur Trailers?
Davide : Frequentando Courmayeur da tanti anni ho pensato che mi sarebbe piaciuto appartenere all’’associazione sportiva del luogo a cui sono legato da un rapporto affettivo veramente particolare.
Mario : Mi sembra di conoscerli da sempre, non mi viene in mente un momento preciso. So che per me è sempre stato un fiore all’occhiello farne parte e quando poi anche mia figlia Alice mi ha detto di volersi tesserare ho capito che avevo ben trasmesso in famiglia cosa mi piaceva dei CT.
Come concili lavoro/allenamenti?
Davide : In settimana cerco di ritagliarmi un’ora e mezza se non un paio d’ore al giorno ( o in pausa pranzo o alla sera a seconda della stagione e del clima ) per 3/4 giorni a cui aggiungo un giro in montagna a piedi o con le pelli nel weekend.
Mario : Se è vero che vengo tanto a Courmayeur è purtroppo vero che vivo a Milano. Quindi tanti tanti Km su strada. In più non sono un maniaco della corsa ma bensi di tutti gli sport. Mi alleno direi tutti i giorni che sia corsa, bici, palestra, e tutti i fine settimana c’è sempre un momento dedicato a muoversi. Ultimamente l’inverno è tutto per lo scialp… Non datemi tabelle da seguire non sono proprio il tipo.
Hai una gara preferita?
Davide : Come gara vera e propria il GTC. Tuttavia,se parliamo di intensità di emozioni( che ho la fortuna di condividere con mia moglie), senza dubbio il Tor.
Mario : Ne ho tante nel cuore ma sicuramente tra queste c’è la prima CCC, corsa da incosciente e preparata alla montagnetta di Milano, e poi L’ Ultra Trail via degli Dei un viaggio quasi tutti corribile da Bologna centro a Fiesole con una organizzazione perfetta.
Quale consideri la gara più dura?
Davide : Prendo in considerazione solo ciò che conosco e perciò dico il Tor
Mario : Sicuramente la TDS!!
Un ricordo bello e uno brutto?
Davide : Un bel ricordo è legato alla mia prima Biella/Camino che ho concluso con non poca sofferenza. I ricordi brutti non mi piace associarli a quella che è la mia passione e anche i fatti negativi in realtà fanno parte delle regole del gioco.
Mario : L’arrivo della TDS a metà mattina tra due ali di folla fighissimo. Brutto il ritiro a Courmayeur all UTMB, non ho ancora capito adesso perché diavolo mi ritirai ….
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
Davide : Se il sorteggio mi sarà favorevole vorrei riprovare il Tor, inserendo poche altre gare magari da scegliere fra quelle a cui non ho ancora partecipato.
Mario : A 61 anni sembra strano ma mi piace sempre di più correre invece di “camminare” e quindi non posso che accorciare le distanze. Gare corte. …..tranne da Via degli Dei 😊
Hai dei consigli da dare a chi si avvicina a questo sport? (allenamenti, nutrizione in gara, diete)
Davide : Con la mia scarsa esperienza sono nella condizione di chi i consigli li chiede, perciò anziché un suggerimento preferisco fare l’augurio di godere sempre della bellezza della natura e del bellissimo rapporto umano che si può instaurare fra persone che condividono la stessa passione.
Mario : Un consiglio ce l’ho! Bisogna avere pazienza e non bruciare le tappe partendo subito con gare lunghe. Non si diventa eroi o atleti a camminare per tre giorni di fila. Correte e quando dovete camminare e in salita non ne avete più per spingere avete sbagliato distanza😊 le gare perfetto sono 30/40 km in resto uno sport diverso da fare più avanti negli anni
E dei consigli per gli organizzatori?
Davide : Più che un consiglio, anche in questo caso, preferisco rivolgere l’augurio di continuare ad organizzare le gare con la stessa voglia di divertirsi e di emozionarsi che hanno i concorrenti.
Mario : Per me ci sono tre tipi di organizzatori:
Quelli che lo fanno per passione e amore per lo sport. Per loro il mio consiglio è: continuate così il mondo del trial ha bisogno di questo. Non cambiate, non diventerete ricchi ma vi farete amare.
I veri professionisti. Non sono le gare che adoro ma anche di loro il movimento ha bisogno. Purtroppo, questi eventi hanno numeri elevati ed un conseguente impatto sul territorio che deve essere gestito sempre con più professionalità. La montagna è da rispettare e queste gare devono essere di esempio anche in questo
I finti professionisti, ed in valle ne abbiamo chiari esempi, non servono a nessuno se non a se stessi. Dove manca la capacità arriva arroganza e presunzione. Ovviamene non ci sono consigli che possano ascoltare.
È cambiato il tuo approccio alle gare dopo la pandemia?
Davide : Direi di no, ma ovviamente accetto di buon grado l’osservanza di quelle minime restrizioni richieste da chi organizza.
Mario : No direi di no, forse ha solo rinforzato la mia voglia di essere da solo in montagna
Che dire….! Grazie Davide e Mario per il bellissimo regalo che ci avete fatto, di condividere con le vostre parole questa grande passione, oggi andremo tutti ad allenarci vivendo la bellezza del gesto nel presente, e immaginando i nostri prossimi obiettivi con più forza ed entusiasmo….!
Il tempo e lo spazio, ricordiamocelo, ce lo scegliamo noi! Buone corse a tutti!