Eccoci qua cari soci, pronti per scoprire un nuovo e giovanissimo personaggio del mondo del trail, il cui nome, secondo me, avremo modo di risentire parecchie volte in futuro…
A questo giro mi è piaciuto vincere facile….conosco bene la famiglia di Andrea Visinoni, che ha solo 23 anni, e mi sono resa conto di quanto andasse forte, quando, alla UTLO 2022 55km, quando io sono arrivata in uno dei punti di passaggio degli atleti, con veramente grande anticipo rispetto al gruppone centrale, mi ritrovo i genitori di Andrea che stavano andando via velocemente per riuscire ad arrivare prima di lui al ristoro successivo.
Agli albori del trail in Valle d’Aosta ho avuto modo di fare assistenza in gara a Fabrizio Roux, che ai tempi, si piazzava spesso sul podio, e quindi so benissimo che cosa significa quando parti sparato dai ristori, prima ancora che tutti gli accompagnatori e tifosi arrivino….vuol dire che chi segui ha un gran motore…
E così, siccome sono molto curiosa, ho cominciato a spulciare le classifiche e scopro che Andrea ha iniziato con il Traverse Trail nel 2022, classificandosi 17esimo con il tempo di 3 ore e 8 minuti, poi si porta a casa il Trail del Monte Soglio da 73 km in 11 ore e 27 minuti, la MCC in 5 ore, chiude il Tot Dret da 141 km in 37esima posizione in quasi 31 ore e poi la già citata UTLO 55km piazzandosi al sesto posto e chiudendola con il tempo di 6 ore e 10 minuti…..E qui si comincia veramente ad andare, anche perchè non ci dimentichiamo che l’UTLO è trail oramai di spessore internazionale.
A marzo Andrea si cimenta nel Trail del Marchesato di 39 km, classificandosi nono con il tempo di 4 ore e 5 minuti, e aggiunge il settimo piazzamento al Castle’s Trail 2023 chiudendolo in 2 ore e 17 minuti, oltre al nono posto al Traverse Trail 2023 in 2 ore e 45 minuti…ovviamente risultati di questo livello e spessore da poco più di 1 anno dal suo esordio nelle gare, fanno saltare immediatamente l’indice di performance Itra a 733..
So che Andrea per tanti anni ha giocato a calcio a livello agonistico, ma mi ricordo che già un pò di anni fa se ne andava in giro, partendo da casa (Nus) a concatenare in giornata il Monte Emilius e la Becca di Nona…quindi qualche germe di corsa in montagna si aggirava già nei pressi della sua strada…
Così lo contatto e chiacchieriamo al telefono per un buon 45 minuti, sinceramente senza neanche accorgermene, perchè Andrea ha il dono di rendere semplici, cose complesse e, soprattutto, ha il dono di raccontarsi con leggerezza, anche se sento che per la sua giovane età, è un ragazzo a cui piace lavorare seriamente ai suoi allenamenti e a questa attività che lo appassiona.
E così mi dice che ha iniziato ad allenarsi, nel vero senso della parola, da ottobre 2021, e lo ha fatto studiando il Manuale di Kilian Burgada ” Allenarsi per gli sport di montagna”, da questo testo si è ricavato da solo le tabelle di allenamento, adattandole al suo stile di vita, considerando che Andrea è un infermiere e lavora al Parini a tempo pieno, in reparto, turni di notte compresi.
Avendo già conoscenze mediche, capisco che Andrea si è quasi divertito nell’avere un approccio semi scientifico all’allenamento, mi è sembrato avere la capacità di scegliere, di adattare e nello stesso tempo di mantenere quel rigore che gli ha permesso di comprendere, attraverso il check giornaliero dei parametri, come il libro consiglia, un feedback importante per monitorarsi ed avere la conferma che il suo percorso stava andando nella giusta direzione.
Mentre parliamo al telefono, lo ascolto rapita perchè il mondo delle tabelle per me è un mondo nuovo, però mi rendo conto che lui ha messo le tabelle al suo servizio, e ne ha fatto un prezioso strumento di crescita….Oltre alle tabelle Andrea, ha molto lavorato sugli aspetti psicologici, anche in questo caso da solo, e così mi parla di auto-motivazione, della capacità in gara di visualizzare e suddividere il percorso in tratti più piccoli, per porsi ogni volta piccoli obiettivi più raggiungibili…
Mentre mi parla e si racconta, fa sembrare tutto molto facile, sappiamo bene noi vecchietti del trail, che tanti hanno utilizzato le tabelle, tanti hanno fatto loro il framing in gara, ma alla fine quelli che si aggirano quasi sempre nella TOP 10 , una marcia in più ce l’hanno sotto tutti i punti di vista, è la differenza fra un talento e un comune mortale insomma…tanto per dirla in modo chiaro….
Andrea nel frattempo, che è uno in grado di ascoltarsi e di capire di che cosa ha bisogno, si sta facendo seguire da un nutrizionista, anche in seguito alle grandi difficoltà di alimentazione che ha avuto al Tot Dret e mi racconta della sorpresa che ha avuto, nello scoprire che il problema, non era tanto il bilanciamento e la qualità del cibo, quanto piuttosto le quantità… E così si è ritrovato ad aumentare considerevolmente le quantità di cibo pre gara, ma soprattutto post gara, potendo lui stesso sperimentare come i tempi di recupero, con questa nuova dieta, si siano considerevolmente abbreviati..
Ho chiesto ad Andrea quanto si allena, anche in considerazione dell’impegnativo lavoro che fa, e mi dice che ha da poco introdotto lo sci alpinismo in inverno per il rinforzo muscolare, ma in generale riesce ad allenarsi una decina di ore a settimana, più o meno girando per circa 80 km e 4000mt+ …ovviamente con l’arrivo della primavera il tutto sarà ricalibrato rispetto alla lunghezza delle giornate e alla possibilità di girare nei sentieri in valle anche in alta quota…
Andrea si è appassionato a questa attività per la libertà e l’indipendenza di azione che questo sport gli permette di avere, oltre al fatto che si è sempre a contatto con la natura, e questo per Andrea è molto importante, quasi prioritario direi….E tanta è la sua passione che tutto il 2022 è stato un costruire la possibilità di chiudere un ultra trail come il Tot Dret, che non è proprio uno dei più facili, così da potersi regalare come premio di laurea questo traguardo….E ci è riuscito, nonostante la poca esperienza nel mondo dei grandi lunghi….
Al momento il sogno nel cassetto di Andrea è il Tor des Geants….e il prossimo obiettivo a breve termine la LUT da 100km…
E così si chiude questa bella chiacchierata con Andrea, che mi ha arricchito sotto tanti punti di vista…uno in particolare, scoprire come anche in un ragazzo così giovane, possano convivere già maturità e determinazione, volontà e passione, leggerezza e voglia di migliorarsi, sempre di più….perchè come dice Andrea, le gambe sono importanti ma, in questa attività, sia in allenamento che in gara, la testa conta al 90%…e Andrea di testa ne ha tanta…..!
Grazie Andrea del tempo che mi hai dedicato! E come sempre…buone corse a tutti!