Apriamo questo articolo con Loris Vuillen che partecipa a una gara, punto di riferimento da sempre di tutti i migliori atleti al mondo, e non solo partecipa, ma vince per la sua categoria con un ottimo 3 ore e 41 minuti!
Tanto per dare qualche numero: Kilian Burgada Jornet ha vinto per ben 9 volte la Sierre Zinal, che tra l’altro è arrivata alla sua quarantanovesima edizione, ed è detentore del record in 2 ore e 25 minuti, i partecipanti quest’anno sono stati intorno ai 2100 e solo nella categoria di Loris, ben 56…non poco considerato che si tratta di V3….Loris nella classifica generale si classifica 299esimo.
La gara è lunga 31 km con 2200 mt+ e ben 7 km di discesa alla fine, spesso decisivi, e questo anno per la prima volta doppietta keniota con Mark Kangogo ed Esther Chesang, che sia l’inizio di una nuova era nel mondo del trail?
Proprio per parlare di trail in tutte le sue sfaccettature non perdete l’occasione venerdì 19 agosto, alle 20, al Parco Bollino, di approfittare della presenza di Ruggiero Isernia per fare due chiacchiere con lui e ragionare insieme sul suo grande bagaglio di esperienze nel mondo del trail, mi raccomando, partecipate numerosi!!!!
Nel frattempo qualcun’ altro era in gara questo weekend, Ruggiero, Mara e Guia hanno partecipato a entrambi i vertikal del Licony Trail, sia il K1000 che il K2000…io invece mi sono limitata a quello più corto in notturna….bella esperienza…molto diversa da un trail vero e proprio ma da provare, sicuramente, intenso e breve, un’occasione per scoprire aspetti di sè stessi mai esplorati …
Ci siamo….è il momento della Scommessa di Alberto! Sul nostro sito entrando nella pagina ” La scommessa di Zillo” potete trovare il link a cui accedere per effettuare le donazioni, nel frattempo conosciamo un pochino di più i beneficiari delle donazioni, l’organizzazione Missione Sorriso attraverso gli scritti tratti dal libro da loro redatto: Il Naso Rosso….Vissuti ed emozioni di un Clown Dottore in Ospedale edito dalla tipografia Pesando
Geriatria
Sono con una collega clown che inizia a essere stanca, io insisto per fare “ancora quel reparto” geriatria acuti, mi sento in dovere, so che sto forzando l’altro clown ma il mio dovere prevale. In una stanza la magia, come spesso accade.
Ci avviciniamo a una signora che apre gli occhi, sorride, ci guarda incuriosita; è tracheotomizzata e non può parlare, ma non ne ha bisogno, i suoi occhi dicono tutto.
La figlia piange silenziosamente, commossa, da questo improvviso risveglio.
Finisco il turno felice, se non avessimo fatto il reparto non avremmo acceso questa luce, piccola, ma sempre brillante, e lasciato un ricordo di leggerezza nel dolore. Dottoressa Tatapik (pag. 47)
Buone corse a tutti amici!